Trofeo Edil C 2017, Negrente supera Hamilton
Una vera e propria fuga per la vittoria, più forte anche della sfortuna. Nel 21^ Trofeo Edil C di Collecchio, gara internazionale per Under 23, l’impresa è firmata da Marco Negrente della Colpack che centra la lunga fuga di giornata (prima in compagnia poi parzialmente in solitaria), rompe il deragliatore del cambio a tre giri dalla fine, resiste al violento ritorno degli inseguitori e alla fine, dopo 135 km di avanscoperta, su Viale della Libertà batte nello sprint a due l’australiano Hamilton, mentre Riabushenko regola il gruppo per la terza piazza del podio.
“Ci ho sempre creduto – spiega il ragazzo di Cerro Veronese, classe ’97, alla sua prima vittoria tra i dilettanti (undicesima stagionale per la Colpack) – quando ho dovuto cambiare la bici inseguendo a tutta i miei compagni di fuga, quando sono rimasto da solo e anche quando sono stato raggiunto da Hamilton. Appena mi ha ripreso, ho cercato di giocare d’astuzia controllando sempre la sua posizione per non farmi sorprendere. La fuga è nata in maniera strana, sono scattati in tanti ed io ci sono entrato perché uno di noi doveva esserci, poi abbiamo collaborato ed andata benissimo alla fine. Questo successo lo dedico a tutta la squadra e alla mia famiglia. Non penso al futuro perché ora sono troppo impegnato a godermi questa bellissima giornata”.
La corsa – organizzata dalla Virtus Collecchio, scattata alle 13 con 172 partenti distruibiti su 32 formazioni alla presenza, tra i tanti ospiti, di Renato Di Rocco e Daniela Isetti, rispettivamente presidente e vice-vicario di Federciclismo – ha vissuto infatti di una coraggiosa azione nata dopo circa 15 km grazie all’iniziativa di nove unità: Rosa (Hopplà Petroli Firenze), Negrente (Colpack), Hmouddan (General Store Bottoli), Nicola Cesaro (Cipollini Iseo), Giuliani (Delio Gallina Colosio), Piccot (Gavardo Biesse), Garavaglia (Viris Maserati), Branchini (Palazzago) e Rudland (Uno X Hydrogen).
Col passare delle tornate – in programma 7 per il circuito corto e vallonato di 12,6 km nei Boschi di Carrega e 4 per quello lungo di 15,2, comprendente la severa ascesa di 1 km a Segalara – i nove fuggitivi guadagnano un vantaggio sempre più consistente che arriverà a sfiorare addirittura 4′ nel corso del settimo giro.
Il gruppo dietro cerca di organizzarsi sotto l’impulso della Chambery (team continental dell’Ag2R La Mondiale) e della Dimension Data Qhubeka senza riuscire a recuperare quanto sperato, tranne quando i battistrada iniziano a perdere pezzi, accusando la fatica tutto in un colpo.
Nei giri del circuito lungo il margine dei 7 fuggitivi (Cesaro e Rudland perderanno contatto) comincia a calare sensibilmente pur restando abbastanza rassicurante e la malasorte sembra metterci lo zampino, quando a 40 km dalla fine Negrente, affrontando la salita di Segalara per la seconda volta, rompe il deragliatore dovendo cambiare bici in fondo alla tortuosa discesa su Ozzano Taro. I suoi compagni di fuga hanno le forze al lumicino ma tirano dritto ed il suo inseguimento forsennato dura quasi mezzo giro mentre il gruppo (che si romperà in tre tronconi per effetto di diverse cadute) ha già meno di 2’30” di svantaggio. Sul terzo passaggio a Segalara transita ancora Branchini (che vincerà la speciale classifica dei gpm) però da dietro vanno pancia a terra e all’inizio dell’ultimo giro il margine si è ridotto a poco più di un minuto.
Davanti restano in quattro – Negrente, Branchini, Hmouddan e Rosa – che sono già entrati nel mirino degli inseguitori, lontani poche centinaie di metri. A quel punto Negrente, proprio dove era stato colpito dalla sfortuna attacca e scollina da solo, gettandosi a capofitto in discesa. È lui l’highlander della fuga iniziale anche se sembra destinato ad essere raggiunto da Hamilton e a loro volta riassorbiti da ciò che resta del gruppo, che sta recuperando a folle velocità.
Al triangolo rosso Negrente e Hamilton hanno solo 4″ di vantaggio ma menano a tutta e sul rettilineo finale il veronese della Colpack lancia una lunga volata tagliando il traguardo a braccia alzate mentre sullo sfondo il gruppo sprinta per le briciole.
Davanti restano in quattro – Negrente, Branchini, Hmouddan e Rosa – che sono già entrati nel mirino degli inseguitori, lontani poche centinaie di metri. A quel punto Negrente, proprio dove era stato colpito dalla sfortuna attacca e scollina da solo, gettandosi a capofitto in discesa. È lui l’highlander della fuga iniziale anche se sembra destinato ad essere raggiunto da Hamilton e a loro volta riassorbiti da ciò che resta del gruppo, che sta recuperando a folle velocità.
Al triangolo rosso Negrente e Hamilton hanno solo 4″ di vantaggio ma menano a tutta e sul rettilineo finale il veronese della Colpack lancia una lunga volata tagliando il traguardo a braccia alzate mentre sullo sfondo il gruppo sprinta per le briciole.
ORDINE D’ARRIVO
1. Marco Negrente (Team Colpack) km 149 in 3h42’20” media: 40,237
2. Lucas Hamilton (Australia)
3. Aleksandr Riabushenko (Team Palazzago Amarù) a 9″
4. Nicolas Tivani (Unieuro Trevigiani Hemus)
5. Aurelien Paret-Peintre (Chambery CF)
6. Nicola Conci (Zalf Euromobil Désirée Fior)
7. Robert Stannard (Australia)
8. Luca Raggio (Viris Maserati)
9. Massimo Rosa (Hopplà Petroli Firenze)
10. Yuri Colonna (Altopack Eppela)
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